"Hana cerca se stessa viaggiando per il mondo crescendo forte nell’animo, saggia nella mente e pronta ad accogliere con gratitudine le esperienze a lei destinate.
Saranno queste, di qualsiasi forma o tipo, a permetterle di riconoscere la strada su cui muovere i suoi passi verso la porta del suo cuore, verso l’intima verità di se stessa..."
-----
ハナは新しい自分を見つける為に世界中を旅しています。その旅で出会う様々な経験に感謝しながら、心の強い聡明な人と成長していくのです。
そしてこれらの経験こそが、彼女を一歩一歩自らの心の扉に内なる真実に向かって勧めていくのです。
Extra Content
brani originali e regioni di provenienza
Storia di Hana - Il racconto illustrato
Testi e traduzioni
STORIA DI HANA
La storia di Hana, ambientata nel periodo Meiji (1868 - 1912), è la storia di una donna alla ricerca della felicità che saprà riassumere nel senso più profondo della gratitudine quando, seguendo con coraggio il proprio istinto, varcherà la porta del proprio cuore per sondarne i misteri.
La fuga dal matrimonio di convenienza, l’incontro con il Maestro di spada, l’inaspettato incontro d’amore che la renderà moglie e madre e l’appuntamento con il popolo degli Ainu sono queste le tappe che scandiscono l’avventuroso viaggio di Hana.
Una metafora sul senso profondo del nostro vivere, visto con gli occhi di una donna che, attraversando tutta l’estensione del Giappone e le stagioni della propria vita, compirà un viaggio di conoscenza alla scoperta della più intima verità di sé stessa.
Hana (fiore) sboccia, cresce e, per mezzo del suo intimo diario di viaggio, così come fa la pianta del "tinsagu" una volta giunta a maturazione, scaglia lontano i semi del suo sapere donando i suoi frutti al mondo.
ハナの物語
「ハナの物語」は日本民謡の詩と旋律にインスピレーションを受け、明治の始めに生まれたひとりの女性が真の意味での「感謝」を知り、幸福とは何かを探していくお話です。そして常に自分のこころに正直である勇気を持ち、自分とは何かを知る為にこころの扉に向きあい、そしてその中だけにある本当の幸福とは何かという答えを見つける為の旅の物語なのです。決められた結婚からの逃亡、居合道の師との出会い、予期せぬ愛により妻となり、母となった事、そしてアイヌの民との出会い。これらの出来事が色鮮やかにハナの旅を彩ります。琉球の小さな島の漁師の村から始まり、北海道のまた先のアイヌの民も住んでいた樺太に終わるこの旅は、日本列島を縦断し、そして人生の四季を全うします。そして自分とは何かを理解出来た、一人の女性の目を通して私達の生きる意味を教えてくれるのです。ハナはつぼみを付け、成長し、咲き誇り、この世に実を捧げました。てぃんさぐ=ホウセンカの花は実が熟すと少しでも遠くへと種を飛ばすといいます。ハナの日記はてぃんさぐの実の様に、アイヌの人々に守られ、そして、時代を超えて、子孫である新しいハナへと受け継がれていくのです。永遠に。
La storia di Hana allaccia in un unico tessuto 13 canti cronologicamente distanti tra loro, ma strettamente uniti nel desiderio di ricerca del segreto della vera felicità : “varcare la soglia del proprio cuore e leggerne il contenuto”, questo è il viaggio che ognuno di noi, come la protagonista, deve compiere.
Akiko e Walter lo intraprendono con il loro progetto “Tinsagu”, seguendo il percorso geo-storico dei canti nipponici (dal Medioevo a fine Novecento, dal sud di Okinawa al nord di Hokkaido), ma cogliendo in esso quell’eterno fluido che si ripete incessantemente nel suo trasudare significazioni.
Afferrare i frutti e i fiori che fuoriescono dalla cornucopia della storia umana e goderne la profusione non è difficile, anzi si potrebbe addirittura naufragare tra gli effluvi della sua abbondanza.
Scoprire però quelli che si combinano tra loro e cucirli con il filo del “senso”, sottraendoli così alla casualità della loro apparizione terrestre, è invece compito della sensibilità umana, di quella che si prospetta nella piena esplosione di sé.
E a questo proposito, non è indicativo che la configurazione morfologica del Giappone riproponga l’immagine della colonna vertebrale, dal coccige dell’estremo sud fino alla vertebra atlante del nord (ma lo si può intendere anche capovolto), la sede di tutta la nostra storia di “homines erecti”?
Maurizio Pancotti (critico musicale)
Il Segreto della Felicità Vera: la gratitudine
Già i saggi di un tempo sostenevano che la gratitudine era un buon mezzo per ottenere, alla fine, ciò che si desiderava. Anche la felicità, così tanto inseguita, poteva essere raggiunta con questa predisposizione d’animo. E oggi un nuovo studio pare confermare quanto per molti era soltanto un concetto astratto.
Ma la felicità cos’è in realtà? Secondo gli esperti è un sentimento che dona alle persone emozioni positive nei confronti della propria vita complessiva e, più nello specifico, nei confronti del proprio ambiente – che sia di vita o di lavoro – nei confronti degli altri. Più in generale si ha la sensazione che la vita abbia uno scopo, un senso.